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Il presidente dell'Inter si confessa in una lunga intervista in esclusiva e annuncia il nome del successore di Mourinho: panchina allo spagnolo . «Bravo e preparato: non sbaglia le partite importanti. E poi ha battuto 5 volte Mou. Occhio alla Juve. Adriano? Con Totti una grande coppia». E oggi un vertice di mercato tra il dt Branca e Benitez
FORTE DEI MARMI, 6 giugno - Il tramonto inizia ad affacciarsi sulla Versilia quando Massimo Moratti a bordo della bicicletta nera che usa sempre quando è al mare esce dai cancelli del Bagno Piero. E’ reduce da una partita a carte insieme agli amici alla quale hanno assistito anche il consigliere nerazzurro Fabris e il suo ex calciatore, Julio Cruz. Entrambi stanno trascorrendo qualche giorno di vacanza a Forte dei Marmi e sono passati a salutare il presidente. La giornata è agli sgoccioli e la moglie Milly, anche lei in bicicletta, lo ha preceduto a casa. Moratti ci vede, sorride e non si nega. Ha voglia di parlare di Inter in quest’annata magica che si sta concludendo. «Massimo, complimenti. Anche da parte di mio figlio Davide. Sai per quale squadra tifa lui (il Milan, ndi), ma è contento per te. Davvero contento», gli dice un’amica in bicicletta che si ferma e lo saluta. Il numero uno nerazzurro sorride e le stringe la mano. E’ felice e non lo nasconde. In giornata ha ricevuto la rassicurazione di Maicon che vuole restare all’Inter e poco importa se Balotelli a riguardo si è mostrato più dubbioso o se l’agente di Hiddink, Cees Van Nieuwenhuizen, ha dichiarato alla Bbc che il suo assistito ha rifiutato un’offerta dell’Inter e un approccio del Liverpool.
Ormai la scelta del nuovo tecnico è fatta. Moratti lo fa capire con eleganza, dispensando complimenti a Rafa Benitez, l’anti Mourinho per eccellenza considerando il suo numero di vittorie contro lo Special One. Il dt Branca (e a sorpresa anche il presidente?) oggi incontrerà lo spagnolo per un vero e proprio vertice di mercato durante il quale nascerà la nuova Inter, quella con Mascherano (o Gerrard) e magari un altro pezzo pregiato del Liverpool (Kuyt). Mourinho, che Moratti assicura seguirà con simpatia, è già il passato anche se è evidente che, complice il modo in cui è maturato l’addio, qualcosa si è rotto. Dimenticarlo del tutto sarà forse più facile dopo un altro scudetto conquistato vincendo la temibile concorrenza della rinata Juventus di Andrea Agnelli o della Roma di Adriano. L’era Benitez è iniziata.
Presidente, ha sentito le parole di Maicon che dal ritiro della Selecao ha confermato che resterà all'Inter e che se ne andrà solo se sarà lei a venderlo?
«Maicon è un ragazzo bravissimo, su questo mai avuto dubbi. Ogni volta che vincevamo uno scudetto, lui baciava mille volte quello che c’era sulla nostra maglia e notavi che era realmente felice e attaccato ai nostri colori. Davvero fantastico. E poi, non dimentichiamolo, è un giocatore importante per questa squadra, un elemento che tante volte ci ha permesso di risolvere partite chiave con le sue giocate».
Balotelli, invece, è stato più vago e non ha assicurato la sua permanenza all'Inter. Ci ha pensato il suo agente, Mino Raiola, a dire a Sky che è incedibile. Supermario è da considerare sul mercato o no?
«Che Balotelli dica di non sapere dove giocherà lo trovo comprensibile. I calciatori è normale che facciano queste considerazioni specialmente quando c'è un cambio di allenatore e c'è una situazione nuova da valutare. Balotelli però resterà perché ha la mia stima. Stimo lui e tutti questi ragazzi che ci hanno regalato grandi gioie in una stagione fantastica. Fosse per me li terrei tutti».
Anche Milito il cui procuratore in settimana ha usato qualche parola forte («Diego è disgustato se i dirigenti dell’Inter si sono offesi dopo le sue frasi») per far capire il malcontento di Diego e per chiedere un rinnovo di contratto?
«Lo scriva senza incertezze: Milito è assolutamente incedibile. Resterà con noi».
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