RIPRODUZIONE UMANA !! biologia

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  1. matteo$tok94™
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    La fecondazione e lo sviluppo embrionale
    La produzione dei gameti
    La riproduzione umana è sessuata, cioè avviene tramite la fecondazione di due cellule sessuali aploidi (con metà patrimonio genetico, numero di cromosomi indicato con n), i gameti che danno origine allo zigote, una cellula diploide(numero di cromosomi indicato con 2n) che costituisce il “punto di partenza” del nuovo individuo. Ciò significa che il nuovo individuo eredita metà del suo patrimonio genetico dalla madre e metà dal padre per un totale di 46 cromosomi (numero relativo all’uomo). I gameti maschili sono gli spermatozoi e quelli femminili le “cellule uovo” che vengono prodotti dalle gonadi, o ghiandole sessuali (le ovaie nella femmina e i testicoli nel maschio), mediante uno speciale tipo di divisione cellulare: la meiosi.
    Fasi della meiosi:
    Interfase:
     Avviene la duplicazione dei cromosomi
     I cromosomi sono formati da due cromatidi geneticamente identici uniti per mezzo dei centromeri
    Meiosi I
     I filamenti di cromatina si spiralizzano formando i cromosomi
     I cromosomi omologhi, ognuno formato da due cromatidi, si appaiono tra loro, formando le tetradi (avviene il crossing over)
     Si rompe la membrana nucleare, le tetradi si allineano sul piano equatoriale della cellula
     I cromosomi migrano verso i due poli opposti della cellula (si dividono le tetradi)
     Avviene la citodieresi, ottenendo due cellule aploidi
    Meiosi II
     Da ognuna delle due cellule aploidi precedenti si ottengono altre 2 cellule aploidi (in totale si hanno 4 cellule aploidi finali)
    Spermatogenesi
    Nei testicoli a partire da cellule diploidi, che si trovano sulla parete esterna dei tubuli seminiferi, per mitosi si producono spermatociti primari (2n). Per mitosi I da uno spermatocita primario si generarono due spermatociti secondari (n), successivamente con la meiosi II si producono 4 cellule aploidi (spermatozoi in via di sviluppo) che poi si spostano verso il centro del tubulo seminifero e passano poi nell’epididimo dove maturano e conquistano la mobilità (con la coda)
    Oogenesi
    L’oogenesi inizia prima della nascita (intesa come il momento del parto) in quanto le ovaie contengono già il numero definitivo di follicoli. Per mitosi da un oogone (2n), nel follicolo, si forma un oocita primario(2n) che rimane quiescente fino alla pubertà quando circa ogni 28 giorni l’ipofisi produce FSH(ormone follicolostimolante) facendo sviluppare uno dei follicoli quiescenti dal quale, tramite la meiosi I si crea un oocita secondario(n) e un primo corpuscolo polare. Quest’ultimo è molto piccolo perché al momento della citodieresi la maggior parte del citoplasma rimane all’oocita che ne avrà bisogno in caso di fecondazione come nutrimento. A questo punto avviene l’ovulazione, grazie all’ormone LH (luteinizzante)prodotto dall’ipofisi, il follicolo scoppia e l’oocita esce dall’ovaia e entra nell’ovidotto. Se incontra uno spermatozoo avverrà la meiosi II e dall’oocita secondario si originerà una cellula uovo (e un altro corpuscolo polare) in caso contrario morirà e verrà espulso (mestruazione)

    La fecondazione

    Durante l’accoppiamento lo spermatozoo, grazie all’energia prodotta da un mitocondrio a forma di spirale posto nel suo collo, riesce a muovere la coda e a nuotare fino alla cellula uovo. Quando raggiunge l’oocita, l’acrosoma, che si trova nella “testa”dello spermatozoo, libera gli enzimi che demoliscono lo stato gelatinoso che ricopre l’oocita stesso. Poi la testa dello spermatozoo si lega con le proteine presenti sulla superficie del secondo strato che lo ricopre, ossia lo strato vitellino, le loro membrane cellulari si uniscono e il nucleo dello spermatozoo entra nell’oocita e i due nuclei si fondono dando origine allo zigote(2n). Dopo la fecondazione lo zigote attraversa 3 fasi:
    1. Segmentazione:
     Le cellule dello zigote aumentano di numero tramite la mitosi (senza aumentare di massa) e si dispongono in modo da formare una sfera chiamata blastula con all’interno una cavità, il blastocele, contenente un liquido e uno strato esterno detto trofoblasto che produce enzimi che permettono l’impianto della blastula nell’endometrio( che riveste l’interno dell’utero).
     delle molecole regolatrici contenute nel citoplasma dello zigote si collocano in particolari gruppi di cellule per attivare i diversi geni responsabili della formazione delle varie parti del corpo
    2. Gastrulazione :
     le cellule si organizzano formando i foglietti embrionali, in modo tale che alcune di esse si spostano all’interno della blastula, che diventa una gastrula, e si dispongono in modo da formare tre strati :l’ectoderma, che è lo strato più esterno, l’endoderma intermedio e il mesoderma
    3. Organogenesi :
     a partire dai tre tessuti embrionali inizia la differenziazione delle cellule in modo che da una parte di esse si creino i vari organi e tessuti dell’individuo, e da una parte più piccola si formino le membrane extraembrionali (il sacco vitellino, l’amnios, il corion e l’allantoide) che non costituiscono l’embrione ma “servono” all’embrione

    Controllo genico e sviluppo
    Ciascun organismo è costituito da numerose parti distinte e disposte secondo un preciso ordinamento anatomico, formate da diversi tipi di cellule, tessuti e organi. Quando la prima cellula del feto comincia a dividersi per mitosi, essa origina una massa di cellule tutte geneticamente identiche, ovvero dotate dello stesso patrimonio di geni. Tali cellule sono dette cellule staminali, poiché sono teoricamente in grado di trasformarsi in un qualsiasi tipo cellulare dell’organismo adulto.
    Dopo un certo lasso di tempo le cellule iniziano a specializzarsi, cioè ad avviare il processo di differenziamento. Tale fenomeno è regolato da uno specifico gruppo di geni, detti geni omeotici, cioè dei geni che regolano altri sintetizzando particolari proteine che ne determinano la specializzazione in un senso piuttosto che in un altro. Ciascun gene omeotico è attivato da segnali chimici, chiamati fattori di induzione (generalmente sono proteine che facilitano la trascrizione del dna legandosi ad alcuni geni specifici e creando i cosiddetti puff). Nelle cellule esposte all'azione di uno specifico fattore di induzione si attiva una serie di geni. Così le cellule esposte a diversi fattori di induzione si sviluppano in modo diverso dalle altre. L'induzione contribuisce, quindi, al differenziamento spaziale dell'embrione, indirizzando lo sviluppo delle cellule embrionali verso una specifica struttura.
    Le migrazioni cellulari inoltre sono essenziali per la costruzione dell'assetto corporeo dell'individuo, infatti la formazione dei tre foglietti embrionali serve in quanto essi si differenziano formando i tessuti che saranno presenti nell’organismo completo. Dall'ectoderma si origina il tessuto epiteliale e il sistema nervoso; dall'endoderma, il tubo digerente; e dal mesoderma, i muscoli, le gonadi, gli organi escretori e il tessuto connettivo.
    Dopo il differenziamento nell’embrione degli abbozzi degli organi, avviene in ciascuna struttura anatomica un aumento del numero delle cellule e delle dimensioni. In alcuni tessuti permangono gruppi di cellule staminali che continuano a moltiplicarsi, senza però differenziarsi, in modo da costituire una sorta di “serbatoio” che anche nell’adulto potrà garantire il rinnovamento cellulare. Ad esempio gli elementi del sangue presentano un ricambio cellulare continuo per tutta la vita, consentito da una ricca quantità di cellule staminali, altri tipi di cellule, come le cellule nervose o quelle del fegato, invece, perdono la capacità di rinnovamento.

    Determinazione del sesso
    sesso cromosomico : è legato ai cromosomi sessuali x e y eriditati uno dal padre e uno dalla madre. Gli individui con due cromosomi x sono femmine e quelli sia con x che y sono maschi. I gameti materni hanno tutti il cromosoma x, mentre quelli maschili portano per il 50% il cromosoma x e i restanti il cromosoma y. Il cromosoma determinante per stabilire il sesso è y in quanto sembrerebbe che porti un gene responsabile dello sviluppo dei testicoli (in sua assenza quindi si sviluppano le ovaie)
    sesso gonadico e sesso ipotalamico : l’ipotalamo, che fa parte dell’encefalo e del sistema endocrino (il principale sistema di controllo chimico del nostro corpo), stimola l’ipofisi, che è formata da un lobo posteriore che è un prolungamento dell’ipotalamo stesso, in quanto secerne e immagazzina ormoni prodotti da esso, e da un lobo anteriore che invece sintetizza da solo gli ormoni che secerne, a produrre degli ormoni, cioè delle molecole regolatrici che viaggiano attraverso il sistema circolatorio per dare dei “segnali” a particolari organi. L’ipofisi in particolare produce FSH (ormone follicolostimolante) e LH (ormone luteinizzante), che arrivano nelle ovaie o nei testicoli, che rispondono al segnale inviato sintetizzando gli ormoni sessuali la cui produzione è regolata da meccanismi a feedback (a feedback negativo quando l’inibitore di una reazione è il suo stesso prodotto; a feedback positivo quanto i prodotti non inibiscono la reazione e lasciano che essa continui).Gli ormoni sessuali vengono prodotti dalle gonadi e promuovo la comparsa e il mantenimento dei caratteri maschili o femminili dell’individuo agendo sulla maggior parte dei tessuti del corpo. Essi si dividono in 3 categorie: estrogeni, androgeni e progestinici. Tutti e tre i tipi di ormoni vengono prodotti sia dai maschi che dalle femmine ma in quantità diverse, in particolare nei primi stadi dello sviluppo, gli androgeni (tra cui c’è il testosterone) fanno sì che l’embrione diventi un maschio anziché una femmina infatti stimolano lo sviluppo e il mantenimento dell’apparato riproduttore maschile, gli estrogeni invece regolano il funzionamento dell’apparato riproduttore femminile e i progestinici sono coinvolti nella preparazione dell’utero per garantire all’embrione condizioni adeguate
    sesso genitale : l’apparato genitale è costituito dall’insieme degli organi e delle strutture che consentono la riproduzione. Quello femminile è costituito dalla vulva da cui poi si accede alla vagina che mette in comunicazione i genitali interni con l’esterno. Collegata alla vagina c’è l’utero che nell’estremità superiore si divide in due tube o ovidotti al cui termine ci sono le ovaie. Quello maschile è costituito da due testicoli posti all’esterno del corpo in un sacco chiamato scroto. Ciascuno di essi è formato dall’epididimo e da un canale deferente che si dirige verso l’alto entra nell’addome e gira intorno alla vescica confluendo nel dotto eiaculatorio, l’unione dei dotti provenienti dai due testicoli costituisce l’uretra che attraversa il pene.
    I gemelli
    A volte accade che da una gravidanza anziché nascere un solo bambino ne nascano due (o di più, ma raramente), in tal caso si parla di parto gemellare. I gemelli originati da un unico zigote sono detti monozigoti. Essi si sviluppano in quanto durante la segmentazione si crea una strozzatura nella blastula che si divide in due blastule che si svilupperanno separatamente dando vita a due individui. Avendo origine dalla stessa blastula “iniziale” i due individui sono geneticamente identici e perciò dello stesso sesso.
    Nel caso dei gemelli non identici, o dizigoti, i due individui derivano da due ovuli distinti fecondati da due diversi spermatozoi ognuno dei quali diventa uno zigote con un differente codice genetico (in tal caso possono anche essere di sesso diverso).

    Il patrimonio genetico

    L’insieme dei cromosomi ereditati dai due genitori rappresenta il patrimonio genetico di un individuo ed è rappresentabile tramite il suo cariotipo, ossia dalla disposizione ordinata dei cromosomi di una sua cellula.
    Durante la meiosi che produce i gameti i due filamenti che costituiscono il DNA si separano permettendo alla dna-polimerasi (un enzima) di legare a ciascuna base azotata di ciascun filamento la base azotata complementare (adenina con timina; citosina con guanina) creando così due nuovi filamenti che si legano a un filamento del dna originario (sono complementari l’uno dell’altro) ottenendo così la duplicazione del dna che verrà poi ereditato dal nascituro.
    In caso di errori nella duplicazione del dna, i gameti prodotti risultano anomali e di conseguenza ci saranno delle anomalie quando i due gameti (♀ e ♂) si uniranno possono portare a un aborto spontaneo del feto, oppure alla nascita di un individuo che presenta un insieme di sintomi, detti sindrome.
    Queste anomalie sono ereditarie solo se avvengono nei gameti, se invece si verificano nelle cellule somatiche portano a una patologia non ereditabile o al cancro, mentre eventuali mutazioni nei geni omeotici possono alterare i processi di crescita e lo sviluppo di una parte del corpo al posto di un'altra.

    Le mutazioni
    geniche : sono del tutto casuali e possono essere sia vantaggiose che non
    cromosomiche : sono dovute alla struttura anomala di un cromosoma e sono:
    delezione : un frammento di cromosoma va perso
    duplicazione: un frammento di cromosoma si lega al cromosoma omologo così che tale segmento è presente due volte
    inversione : un frammento di cromosoma si lega al cromosoma originario in posizione inversa
    traslocazione : un frammento di cromosoma si lega a un cromosoma non omologo
    genomiche : sono dovute a un numero errato di cromosomi causato da una non-disgiunzione cioè una mancata separazione di due cromosomi omologhi durante la meiosi che produce i gameti. Se avviene nella meiosi I, tutti e 4 i gameti finali saranno anomali; se avviene nella meiosi II solo la metà dei gameti saranno anomali. Una sindrome causata da una non-disgiunzione è la trisomia 21, o sindrome di Down, in cui la coppia 21 è formata da 3 cromosomi. Quest’anomalia può colpire non solo gli autosomi ma anche i cromosomi sessuali, si possono avere ad esempio casi in cui si hanno i seguenti genotipi: xo (sindrome di turner,donna sterile), xxx (metafemmina), xxy (sindrome di Klinefelter, maschio sterile), xyy (maschio normale)

    Gruppo sanguigno e fattore RH
    I gruppi sanguigni sono ereditabili per cui ogni individuo eredita il proprio gruppo da uno dei genitori.
    Si classificano in base alla presenza o meno di particolari polisaccaridi (A e B) sulla superficie dei globuli rossi e di conseguenza dalla presenza nel plasma sanguigno di particolari anticorpi che reagiscono in caso di contatto con sangue estraneo. Sui globuli rossi del gruppo A è presente il polisaccaride A e nel plasma sanguigno l'agglutinina beta (o anti-B); il gruppo B è caratterizzato dal polisaccaride B e dall'agglutinina alfa (o anti-A); in presenza di entrambi i polisaccaridi si ha il gruppo AB (che non ha agglutinine) e in assenza di entrambi si ha il gruppo O che ha entrambi i tipi di agglutinine.
    Oltre al gruppo sanguigno il sangue si distingue in base alla presenza di un antigene chiamato “D” che è stato denominato fattore Rh. Un antigene è una molecola che provoca una risposta immunitaria da parte degli anticorpi. Si dice che il sangue è RH + (positivo) in presenza di tale fattore o RH – (negativo) in sua assenza.
    Durante la gravidanza o al momento del parto ci può essere un “contatto” tra il sangue del neonato e quello della madre per cui si possono verificare particolari patologie, ecco perché è bene conoscere il proprio gruppo sanguigno. Infatti se la madre è RH – e il figlio è RH + , quando il suo sangue verrà a contatto con quello della madre, l’organismo di quest’ultima reagirà nei confronti del sangue “estraneo” producendo degli anticorpi anti-RH che circolano tra madre e feto. Durante la prima gravidanza questi anticorpi non creano danni perché l’organismo materno necessita di un certo tempo per produrli. Una volta prodotti resteranno per sempre nel corpo della madre, per cui nel caso di una seconda gravidanza, essendo presenti già dal principio, il sangue del bambino verrà agglutinato dagli anticorpi materni e il bambino morirà. Per evitare ciò è sufficiente che al momento del parto alla madre vengano somministrate Immunoglobuline specifiche (anticorpi) che agglutinino la piccola quantità di sangue del bambino che viene a contatto con il suo facendo in modo che ella non attivi il suo intero sistema immunitario.

    FORMAZIONE DEGLI SPERMATOZOI E DELLE CELLULE UOVO:

    Gli spermatozoi e le cellule uovo sono cellule aploidi che si sviluppano a partire da cellule diploidi all’interno delle gonadi.
    Spermatogenesi:
    Essa richiede circa 65-75 giorni, avviene nei testicoli all’intero di tubuli strettamente ripiegati su se stessi detti tubuli seminiferi. All’interno di essi la formazione ha inizio vicino alle pareti da cellule diploidi che si moltiplicano continuamente per mitosi, da esse si formano gli spermatociti primari. Da ognuno di essi, per meiosi I, si formano 2 spermatociti secondari aploidi che poi, andando incontro alla meiosi II, formeranno 4 cellule aploidi dove i cromosomi saranno costituiti da un unico cromatidio. Da ognuna di esse si svilupperà poi uno spermatozoo. Durante questo processo gli spermatozoi in formazione vengono spinti verso la parte più interna del tubulo seminiferi per poi passare nell’epididimo.
    Oogenesi:
    L’oogenesi di fatto ha inizio ancora prima che la donna nasca, quando in ciascun follicolo in via di sviluppo una cellula diploide incomincia a dividersi per meiosi, al momento della nascita ciascun follicolo contiene un oocita primario, cioè una cellula diploide rimasta allo stadio di profase della meiosi I, quiescente. Dopo la pubertà, ogni 28 giorni circa, l’FSH prodotto dall’ipofisi stimola un follicolo che si ingrossa e riprende il suo sviluppo: l’oocita primario completa la meiosi I. Al termine di essa, durante la citodieresi, la maggior parte del citoplasma passa solo a una della 2 cellule figlie, detta oocita secondario. L’altra è detta primo corpuscolo polare ed è quasi priva di citoplasma. L’oocita secondario viene liberato dall’ovaia nell’ovidotto durante l’ovulazione, dove, se avviene la fecondazione, andrà in contro alla meiosi II. In seguito ad essa si formano un secondo corpuscolo polare e la cellula uovo. Il nucleo aploide della cellula uovo, a questo punto, si fonde con quello aploide dello spermatozoo dando origine allo zigote. Anche in primo corpuscolo polare va incontro alla meiosi II formando 2 cellule che, come il secondo corpuscolo polare, degenerano poco dopo la formazione della cellula uovo.
    All’interno di un’ovaia vi è un numeri predefinito di follicoli quiescenti. Un follicolo alla volta matura e quando al suo interno si è formato l’oocita secondario l’ormone ipofisario LH provoca l’ovulazione. Una volta vuoto il follicolo si trasforma in corpo luteo. Esso, se non avviene la fecondazione degenera prima che cominci a svilupparsi un altro follicolo, se invece avviene esso comincia a produrre sostanze e ormoni utili alla gravidanza.
    Differenze:
    1. A partire da ciascuna cellula diploide viene prodotta una sola cellula uovo per l’oogenesi, mentre 4 spermatozoi per la spermatogenesi;
    2. Al momento della nascita le ovaie contengono già il numero definitivo di oociti primari mentre nei testicoli vengono prodotti continuamente spermatociti primari durante il corso di tutto il periodo fertile dell’uomo;
    3. L’oogenesi non viene completata senza la stimolazione di parte di uno spermatozoo, mentre la spermatogenesi produce gameti maturi.

    GLI ORMONI REGOLANO I CAMBIAMENTI CICLICI CHE HANNO LUOGO NELLE OVAIE E NELL’UTERO:

    I messaggi ormonali sincronizzano il ciclo ovarico con il ciclo mestruale. La loro azione è complessa e basata su meccanismi a feed-back.
    Il ciclo ovarico e il ciclo mestruale:
    il ciclo ovarico è costituito da una fase pre-ovulatoria durante la quale avviene la crescita del follicolo e da una post-ovulatoria durante la quale si sviluppa l’oocita secondario dopo che il follicolo si è trasformato in corpo luteo.
    La mestruazione corrisponde con l’inizio della fase pre-ovulatoria e dura circa 3-5 giorni. Durante essa l’endometrio si sfalda e viene espulso, dopo la mestruazione esso si comincia a rigenerare fino ad arrivare a un massimo nel 20°-25° giorno, se non si è verificato l’impianto di un embrione si ha una nuova mestruazione.
    Ormoni del ciclo mestruale e del ciclo ovarico
    Ormone Secreto da Funzioni
    Ormone di rilascio Ipotalamo  Regola la secrezione di FSH e LH da parte dell’ipofisi.
    FSH Ipofisi  Stimola la crescita del follicolo ovarico.
    LH Ipofisi  Stimola la crescita del follicolo ovarico;
     Stimola la formazione dell’oocita secondario;
     Induce l’ovulazione;
     Favorisce lo sviluppo del corpo luteo;
     Favorisce la secrezione di ormoni da parte del corpo luteo.
    Estrogeni Follicolo ovarico  Bassi livelli ematici inibiscono l’ipofisi;
     Alti livelli ematici stimolano l’ipotalamo;
     Favoriscono lo sviluppo dell’endometrio.
    Estrogeni e Progesterone Corpo luteo  Mantengono integro l’endometrio;
     Alti livelli ematici inibiscono l’ipotalamo e l’ipofisi;
     Il loro drastico abbassamento induce la mestruazione.

    Gli eventi ormonali che determinano il ciclo ovarico:
    1. L’ormone ipotalamico di rilascio stimola la produzione li FSH e LH da parte del lobo anteriore dell’ipofisi;
    2. L’ormone FSH stimola la crescita del follicolo determinando l’inizio del ciclo ovarico;
    3. Il follicolo produce estrogeni a livelli costanti piuttosto bassi, inibendo così l’ipofisi che non produce più FSH e LH;
    4. Si ha un picco nella produzione di estrogeni da parte del follicolo, inducendo l’ipofisi a produrre alte quantità di FSH e LH;
    5. Il picco di LH, in particolare, induce il completamento della meiosi e quindi il raggiungimento dello stato di oocita secondario;
    6. Sempre il picco di LH induce particolari enzimi a rompere il follicolo che può liberare l’oocita secondario, dando origine all’ovulazione;
    7. Sempre il picco di LH induce lo sviluppo del corpo luteo e la secrezione, da parte di esso, di estrogeni e progesterone;
    8. La combinazione di estrogeni e progesterone nel sangue ha un controllo sull’ipotalamo e sull’ipofisi, che bloccano la produzione di FSH e LH;
    9. La diminuzione ematica di FSH e LH impedisce che, durante la fare post-ovulatoria, possa avvenire lo sviluppo di altri follicolo e quindi un’altra ovulazione;
    10. Il crollo del picco di LH è seguito dalla degenerazione del corpo luteo;
    11. Quando il corpo luteo è degenerato, alla fina della fase post ovulatoria, esso smette di produrre estrogeni e progesterone;
    12. Man mano che si abbassa il livello di estrogeni e progesterone nel sangue, l’ipotalamo può nuovamente stimolare l’ipofisi a produrre FSH e LH, dando inizio a un nuovo ciclo.
    Gli eventi ormonali che determinano il ciclo mestruale:
    Il ciclo mestruale è direttamente controllato solo da estrogeni e progesterone:
    1. Dai 5° giorno del ciclo l’endometrio diventa più spasso a causa degli alti livelli di estrogeni e progesterone;
    2. Quando i livelli di estrogeni e progesterone crollano, l’endometrio inizia a sfaldarsi dando origine al nuovo ciclo mestruale.
    Entrambi i cicli si interrompono se vi è la fecondazione, in questo caso l’embrione secerne l’ormone HCG che mantiene attivo il corpo luteo che continua a produrre progesterone e estrogeni che evitano lo sfaldamento dell’endometrio.

    NELL’UOMO LE RISPOSTE SESSUALI AVVENGONO IN 4 FASI:
    Nella maggior parte della specie animali le femmine sono recettive e pronte per le fecondazione solo in particolari periodi dell’anno, si dice che le femmina è in estro o in calore.
    Nella specie umana, invece, non vi sono particolari periodo dell’anno in cui le femmine sono più ricettive, ma potenzialmente lo sono per tutto l’anno. Gli eventi fisici che accompagnano le risposte sessuali sono divisibili in 4 fasi:
    1. la tensione sessuale cresce, il pene e il clitoride vanno incontro all’erezione, i testicoli, le grandi, le piccole labbra e i capezzoli si gonfiano, la vagina produce un liquido lubrificante, i muscoli delle braccia e delle gamba si tendono;
    2. fase stazionaria in cui la frequenza cardiaca aumenta;
    3. fase dell’orgasmo, contrazioni ritmiche delle strutture riproduttive, eiaculazione del maschio;
    4. le risposta descritte si invertono e c’e una fase di rilassamento.

    DALLA FECONDAZIONE SI FORMA UNO ZIGOTE E HA INIZIO LO SVILUPPO EMBRIONALE:
    Lo sviluppo embrionale ha inizio con la fecondazione: unione di uno spermatozoo e di una cellula uovo che formano uno zigote diploide. I due patrimoni cromosomici si fondono, ognuno contribuendo per metà al corredo genetico delle generazione successiva.

    Struttura di uno spermatozoo maturo umano:

    Uno spermatozoo o una forma idrodinamica per muoversi meglio nei liquidi contenuti nelle vagina, nell’utero e negli ovidotti. La testa è spessa e contiene un nucleo aploide, nelle sua parte più anteriore vi è una sacca detta arcosoma contenente enzimi che aiutano a rompere la superficie della cellula uovo. Il collo e il segmento intermedio dello spermatozoo contengono un lungo mitocondrio a forma di spirale dal quale ricava energia per muoversi, anche grazie all’elevato contenuto di nutrimento che offre il liquido seminale. Quando gli spermatozoi arrivano alla cellula uovo ha praticamente consumano tutte le energie a loro disposizione, ma devono avere ancora le energie per penetrare l’oocita.

    La fecondazione:
    Per arrivare all’interno dell’oocita, lo spermatozoo deve attraversare le varie barriere di rivestimento che ricoprono la cellula uovo: un rivestimento gelatinoso, uno strato di glicoproteine, lo strato vitellino, e la membrana cellulare. Quando lo spermatozoo giunge a contatto con lo strato gelatinoso, l’arcosoma libera gli anziani che attaccano in primo strato. Quando la testa dello spermatozoo raggiunge la stato vitellino, tra le 2 si instaura un legame proteico altamente specifico. Lo spermatozoo attraversa lo stato vitellino e la sua membrana cellulare si fonde con quella della cellula uovo, ciò consente l’entrata del nucleo dello spermatozoo nell’oocita. La fusione delle membrane innesca vari cambiamenti nell’oocita: l’intera membrana dell’oocita diventa impenetrabile agli altri spermatozoi, lo stato vitellino si stacca dalla membrana trasformandosi nella membrana di fecondazione, anch’essa impenetrabile agli altri spermatozoi e la macchina metabolica della cellula uovo si attiva.

    Edited by matteo$tok94™ - 26/4/2011, 09:46
     
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  2. Gekix
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    Ho preso 9,5 o qualcosa nel genere nella verifica su questo argomento :shifty:
     
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  3. matteo$tok94™
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    ma in terza liceo è più complessa U.U ahaha scherzo !! perchè noi abbiamo la prova pratica :D
     
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  4. Gekix
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    :lol:!!! ahaha XD
     
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  5. matteo$tok94™
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    :D l0l
     
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4 replies since 26/4/2011, 08:31   180 views
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