SISTEMA NERVOSO

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  1. matteo$tok94™
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    IL SISTEMA NERVOSO


    Il sistema nervoso è suddiviso in, sistema nervoso centrale, formato da encefalo e midollo spinale, e sistema nervoso periferico formato dalle vie sensoriali e motorie che ricevono e trasmettono informazioni, sotto forma di impulsi elettrici, dal sistema nervoso centrale. Le vie motorie a loro volta si dividono in sistema nervoso somatico che stimola i muscoli scheletrici, e in sistema nervoso autonomo che stimola i muscoli lisci (muscoli cardiaci e ghiandole), il sistema nervoso autonomo si divide a sua volta in simpatico e parasimpatico.
    L’unità centrale del sistema nervoso è il neurone, cellula nervosa caratterizzata da, un corpo cellulare, un assone, molti dendriti. I corpi delle cellule nervose sono raggruppati a formare degli ammassi detti gangli, quando si trovano al di fuori del sistema nervoso centrale, e nuclei, quando si trovano all’interno del sistema nervoso centrale. Gli assoni sono anch’essi raggruppati insieme a formare dei fasci e prendono il nome di tratti quando si trovano all’interno del sistema nervoso centrale, e nervi, quando si trovano nel sistema nervoso periferico.
    I neuroni sono circondati e isolati dalle cellule gliali, mentre i singoli assoni sono spesso circondati da guaine mieliniche isolanti, queste guaine formate da cellule gliali, sono ricche di lipidi che conferiscono ai nervi il colore bianco.

    IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

    Il sistema nervoso centrale è formato dall’encefalo e dal midollo spinale che, a sua volta, costituisce un importante punto di comunicazione tra l’encefalo ed il resto del corpo.
    Facendo una sezione del midollo spinale spinale possiamo osservare che questo è formato da due parti una più interna grigia, formata da interneuroni (conduttori di segnali all’interno di determinate parti del corpo), e una più esterna bianca formata dai corpi cellulari dei neuroni motori e delle cellule gliali.
    Il midollo spinale comunica con il tronco celebrale che si trova alla base del cervello. Il tronco celebrale contiene i tratti che conducono i segnali fuori e dentro il midolli spinale, e anche i corpi cellulari dei neuroni cui assoni innervano i muscoli e le ghiandole della testa.
    Nel tronco celebrale vi sono inoltre i centri dei più importanti centri di regolazione delle funzioni autonome, quali la respirazione e la pressione sanguigna.

    IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

    Il compito del sistema nervoso periferico è quello di portare informazioni ai tessuti e agli organi del corpo. È costituito da neuroni motori, che portano lo stimolo dall’encefalo verso l’esterno, e da neuroni sensoriali che invece portano informazioni dall’esterno verso l’interno.
    Le fibre dei neuroni sensoriali e motori sono raccolte in nervi a loro volta classificati come nervi cranici, quelli che si collegano direttamente al cervello, nervi spinali quelli che invece si collegano al midollo spinale.
    I nervi spinali a coppie, entrano a contatto con il midollo spinale grazie allo spazio tra una vertebra e l’altra. Le fibre motorie di questi nervi entrano a contatto con i muscoli in diverse aree e gli forniscono informazioni, mentre le fibre sensoriali ricevono a loro volta informazioni.
    Le fibre motorie e sensoriali dei nervi spinali si dividono tra loro in prossimità del midollo spinale
    I corpi dei neuroni sensoriali si trovano nei gangli della radice dorsale, fuori dal midollo spinale, mentre le fibre sensoriali entrano nel midollo spinale dalla parte dorsale.
    Qui possono formare sinapsi con i neuroni di associazione, con gli interneuroni o con i neuroni motori, possono anche raggiungere il cervello o fare entrambe le cose.
    I corpi centrali dei neuroni motori sono situati all’interno del midollo spinale per ricevere impulsi e trasportarli tramite le fibre che invece stanno esternamente.

    SUDDIVISIONE DEL SITEMA NERVOSO PERIFERICO: SOMATICO E AUTONOMO

    Il sistema nervoso periferico si divide in sistema nervoso somatico e autonomo. il sistema nervoso somatico (volontario) controlla i muscoli scheletrici, il sistema nervoso autonomo (involontario) formato da nervi motori controlla il muscolo cardiaco, le ghiandole ed il tessuto muscolare liscio.
    I corpi cellulari dei neuroni motori del sistema somatico sono localizzati all’interno del sistema nervoso centrale e possiedono lunghi assoni che corrono senza interruzione fino ai muscoli scheletrici. Anche gli assoni motori del sistema nervoso autonomohanno origine nel sistema nervoso centrale ma non arrivano fino agli organi bersaglio bensì formano sinapsi con dei neuroni motori che poi a loro volta innervano le zone interessate. Queste sinapsi si trovano nei gangli, quindi i gli assoni che arrivano fino ai gangli, si dicono pregangliari, quelle che invece partono dai gangli per poi arrivare agli effettori si postgangliari.
    Un’importante differenza tra il sistema nervoso autonomo e il sitema nervoso somatico è che, il sistema nervoso somatico può soltanto stimolare o non stimolare l’effettore, mentre il sistema nervoso autonomo può anche svolgere una funzione inibitrice sull’effettore.
    Il sistema nervoso somatico riceve informazioni da neuroni che controllano le variazioni
    ambientali che avvengono fuori dal corpo mentre, il sistema nervoso autonomo riceve informazioni dia dai neuroni che controllano l’ ambiente esterno sia da neuroni che controllano ciò che avviene nell’ambiente interno.



    IL SITEMA NERVOSO AUTONOMO: SIMPATICO E PARASIMPATICO

    Questa suddivisione riguarda un punto di vista prettamente anatomico, infatti i neuroni che del sistema nervoso simpatico nascono nella regione lombare e toracica del midollo spinale, mentre i neuroni del sistema nervoso parasimpatico si originano dalla regione cranica e sacrale del midollo spinale.
    Come abbiamo visto questi neuroni formano delle sinapsi a livello die gangli. Nel sistema nervoso simpatico questi gangli sono posti vicino agli organi bersaglio, mentre nel sistema nervoso parasimpatico i gangli sono posti nelle vicinanze o addirittura dentro gli organi effettori.
    I due sistemi nervosi lavorano in cooperazione ed hanno il controllo di gran parte degli organi.
    Insieme agli ormoni secreti dalle ghiandole endocrine lavorano per fornire al corpo una regolazione omeostatica costante e più precisa.
    La stimolazione parasimpatica controlla il battito cardiaco e i movimenti del muscolo liscio della parete intestinale, è quindi molto importante in momenti come la digestione.
    Il sistema nervoso simpatico invece controlla di più la parte motoria dedita all’azione infatti attraverso un aumento degli stimoli neuronali prepara il corpo all’azione.

    L’IMPULSO NERVOSO


    La conduzione nervosa è associata all’impulso elettrico. Nel corpo umano vi sono materiali che favoriscono la propagazione dell’impulso elettrico, ioni o particelle dotate di carica, che sono chiamati conduttori ed altri che invece impediscono che l’impulso elettrico si propaghi, questi materiali, per esempio i grassi, sono chiamati invece isolanti.
    La differenza di quantità di carica elettrica tra una regione di carica negativa ed una regione di carica positiva è detta potenziale elettrico. La differenza di energia di potenziale si misura in volt.
    Grandi progressi nella comprensione della natura dell’impulso nervoso furono fatti quando diventò possibile controllare i cambiamenti di potenziale elettrico nei singoli neuroni.
    Alcuni esperimenti sugli assoni di una seppia hanno portato alla luce, che tra l’interno e l’esterno del neurone vi è una differenza di potenziale di circa 70 millivolt con l’interno carico negativamente rispetto all’esterno, questo è il potenziale di riposo della membrana; vediamo quindi che se l’assone è stimolato si registra attraverso l’oscilloscopio un’inversione di potenziale vale a dire che all’interno della membrana l’assone si carica positivamente rispetto all’esterno. La propagazione, di questa inversione di potenziale che si chiama potenziale di azione, è l’impulso nervoso.
    La risposta di un neurone ad uno stimolo è del tipo ‘’tutto o niente’’. Se lo stimolo è abbastanza forte si generano i potenziali d’azione, altrimenti no. Generalmente in un singolo neurone il potenziale d’azione è sempre lo stesso.
    Come si può notare tutti i potenziali d’azione sono di grandezza uguale, la differenza sta nella frequenza con la quale questi impulsi vengono ripetuti. Ogni messaggio viene codificato con un certo numero di impulsi; più è forte lo stimolo più è il numero di impulsi generati.
    Il potenziale d’azione dipende dal potenziale elettrico dell’assone che, a sua volta, è instaurato, dalla differenza di potenziale tra la parete interna e quella esterna della membrana dell’assone stesso.
    Negli assoni le differenze di concentrazione più importanti riguardano gli ioni potassio K+ e gli ioni sodio Na+. In condizioni di riposo la concentrazione di ioni potassio bel citoplasma di un assone è circa 30 volte maggiore rispetto al liquido esterno; e viceversa la concentrazione degli ioni sodio è circa 10 volte maggiore nel liquido extracellulare rispetto a quello del citoplasma.
    La distribuzione degli ioni intorno alla membrana è regolata da tre fattori
    1. La diffusione di particelle secondo un gradiente di concentrazione
    2. Il fenomeno secondo cui due cariche differenti si attraggono e due cariche uguali si respingono
    3. Le proprietà della membrana stessa
    La doppia membrana plasmatica è impermeabile alla maggior parte degli ioni e delle molecole. Il passaggio di queste molecole o ioni dipende dalla presenza delle proteine di integrali di membrana che creano canali di passaggio; la membrana dell’assone è ricca di queste proteine che favoriscono il passaggio di determinati ioni, gli ioni Potassio e gli ioni Sodio. Una particolare caratteristica di queste proteine è che cambiamenti della loro conformazione possono determinare l’apertura o la chiusura dei canali, detti a controllo di potenziale. A seconda del tipo di canale i cambiamenti di conformazione che provocano la sua apertura e chiusura possono essere regolati dal potenziale di membrana o da particolari neurotrasmettitori (o anche da farmaci che svolgono lo stesso ruolo dei neurotrasmettitori ).
    Una delle più importanti caratteristiche della membrana dell’assone è la presenza della proteina integrale di membrana o anche chiamata pompa sodio-potassio (questa proteina integrale di membrana svolge il ruolo di pompare fuori dall’assone ioni Sodio, mentre pompa dentro l’assone ioni Potassio.
    Quando la membrana è in riposo i canali dello ione Sodio sono in gran parte chiusi;
    di conseguenza la membrana è quasi impermeabile agli ioni Sodio. I pochi ioni Sodio che diffondono attraverso i canali aperti vengono subito riportati fuori dalla pompa sodio-potassio. Molti canali del potassio invece sono aperti e quindi la membrana è relativamente permeabile agli ioni Potassio. A causa del gradiente di concentrazione però, gli ioni Potassio tendono ad uscire dalla cellula. Se non vi fossero altre forze in gioco, questi ioni Potassio si muoverebbero, secondo il loro normale gradiente di concentrazione, fino al raggiungimento di un eguale distribuzione tra le due pareti della membrana. Invece a causa dell’impermeabilità del doppio strato lipidico, gli ioni carichi negativamente non possono seguire gli ioni Potassio fuori dalla cellula . Questo eccesso di cariche negative attrae gli ioni Potassio carichi positivamente Impedendo loro un ulteriore movimento verso l’esterno. Nelle condizioni di equilibrio c’è una leggera prevalenza di cariche negative all’interno della cellula e la membrana viene detta polarizzata. Questo punto di equilibrio viene detto potenziale di riposo.

    ANATOMIA FUNZIONALE E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO

    E’ diviso in 2 grandi branche:
    • SISTEMA NERVOSO DI RELAZIONE, O SOMATICO  Riceve stimoli dall’esterno.Ciò che noi facciamo per relazionarci col mondo esterno.
    • SISTEMA NERVOSO VISCERALE  Coinvolge sensibilità viscerale e reazioni.Si divide in SIMPATICO e PARASIMPATICO.

    All’interno di questi sistemi troviamo recettori sensoriali (SOMATICI e VISCERALI).I recettori effettuano una trasduzione dei segnali (cioè una trasformazione dei segnali esterni in scariche di potenziale di azione che poi saranno trasmesse lungo le fibre nervose).
    Le vie in ingresso sono le FIBRE AFFERENTI che decorrono nei nervi sensoriali (trasmettono il segnale dal recettore al SNC), le vie in uscita sono le VIE EFFERENTI (SOMATICHE; VISCERALI).Sono costituite dai nervi motori e secretori.Per quanto riguarda il SISTEMA NERVOSO SOMATICO i recettori sensoriali sono quelli cutanei (TATTILI, TERMICI, DOLORIFICI, VISIVI, ACUSTICI, LABIRINTICI).
    Le vie afferenti che ricevono questi stimoli sono costituite dai prolungamenti dei neuroni localizzati nei gangli delle radici posteriori del midollo spinale o RADICI DORSALI, i cui prolungamenti periferici formano le componenti sensoriali dei nervi e quelli centrali penetrano nel sistema nervoso per formare una prima sinapsi in qualche nucleo a livello soprassiale.
    I centri di elaborazione delle risposte avvengono dal MIDOLLO SPINALE alla CORTECCIA.
    Le vie efferenti sono quelle che vanno dal centro alla periferia, sono le FIBRE DEI MOTONEURONI che partono dal midollo spinale o dai nuclei motori somatici dei nervi cranici e vanno ad innervare direttamentemente l’effettore (costituito dalle fibre del muscolo striato).
    I recettori viscerali vanno a rilevare stimoli dall’ambiente interno (ES. CONCETRAZIONI CHIMICHE DEI DIVERSI COMPONENTI O DISTENSIONE DELLA PARETE DI UN ORGANO).
    Le vie afferenti possono essere associate a quelle dei SISTEMA NERVOSO SOMATICO: decorrono nei nervi sensoriali del SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO, che sono i nervi simpatici e parasimpatici.
    L’elaborazione delle risposte avviene in tutti i livelli (da midollo a corteccia).Le vie efferenti sono formate da un duplice ordine di neuroni che effettuano sinapsi tra di loro a livello dei gangli che possono essere vicini al nevrasse (SISTEMA NERVOSO SIMPATICO) e più vicini all’effettore nel caso di sistema nervoso parasimpatico.
    Gli organi effettori sono fibre muscolari lisce, muscoli del miocardio e tutte le cellule ghiandolari.

    ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO

    Il SNC è costituito da MIDOLLO SPINALE e da ciò che sta all’inerno del cranio prende il nome di ENCEFALO  costituito da TRONCO ENCEFALICO.
    Il TRONCO ENCEFALICO  costituito da MESENCEFALO,PONTE,BULBO,CERVELLETTO.
    Abbiamo poi il PROSENCEFALO che è costituito da TELENCEFALO e dal DIENCEFALO.
    In neurologia non si parla quasi mai di prosencefalo.
    Il TELENCEFALO è la corteccia cerebrale, con i suoi emisferi.Fanno sempre parte del telencefalo i nuclei profondi, che sono i GANGLI DELLA BASE e l’AMIGDALA.
    Il DIENCEFALO è costituito da TALAMO e IPOTALAMO.Parlando del M.S. si dice che è il passaggio obbligato dei segnali che arrivano al tronco e agli arti.
    Formato da SOSTANZA GRIGIA, circondato da SOSTANZA BIANCA.
    All’interno della SOSTANZA GRIGIA vi sono i corpi cellulari, i prolungamenti dendritici e assonali ( CONI DI EMERGENZA) dei neuroni che sono deputati a ricevere segnali dalla periferia o di mandare segnali alla periferia.Dal M.S. emergono fibre motorie che innervano la periferia, dalle radici anteriori o radici ventrali.
    A livello delle radici dorsali troviamo rigonfiamenti (GANGLI RADICALI DORSALI) e a questo livello troviamo neuroni sensoriali del I° TIPO.
    La SOSTANZA BIANCA è formata da cordoni di fasci di fibre ascendenti e discendenti.Le prime connetteranno la periferia al centro, mentre quelle discendenti connetteranno il centro con la periferia.

    TRONCO ENCEFALICO

    E’ quel centro del SNC dove si ha un controllo organizzativo di massa del nostro organismo (tono muscolare, postura, vigilanza…).Si ha l’integrazione del contro in toto del nostro organismo.
    A livello del tronco encefalico abbiamo anche il controllo delle funzioni viscerali come la circolazione sanguigna, la ventilazione… E per quanto riguarda la movimentazione essa è controllata dal cervelletto.
    Salendo abbiamo il TELENCEFALO e il DIENCEFALO.
    Il DIENCEFALO è costituito ad TALAMO e IPOTALAMO.Il primo, è costituito da 26 nuclei, che si raggruppano in ANTERIORE/POSTERIORE – LATERALI/MEDIALI.
    Poi vi è un gruppo di nuclei che si interpongono a questi, sono i NUCLEI INTRALAMINARI  qui troviamo i NUCLEI DI RELAIS o SPECIFICI, che proiettano a parti specifiche della corteccia cerebrale.
    Abbiamo anche dei NUCLEI ASPECIFICI che proiettano ad ampie zone della corteccia svolgendo quindi un’integrazione generalizzata.
    L’IPOTALAMO è costituto da nuclei e la sua funzione è molto importante a livello del controllo vegetativo e al livello del sistema dell’ipotalamo ipofisario.
    La CORTECCIA CEREBRALE è suddivisa in lobi:
    • FRONTALE;
    • PARIETALE;
    • TEMPORALE;
    • OCCIPITALE.

    IL SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO

    Il sistema nervoso SIMPATICO e PARASIMPATICO costituiscono il SNV, che integra i segnali a livello viscerale.Controlla la muscolatura liscia, l’attività cardiaca, ghiandole esocrine ed endocrine.Inoltre, vi è un SISTEMA NERVOSO ENTERICO  cellule nervose localizzate nelle pareti a livello dell’apparato digerente.
    Una prima distinzione tra SISTEMA NERVOSO SOMATICO e VISCERALE coinvolge le FIBRE.
    Nel SNS i motoneuroni (emergono dalle corna ventrali) sono collegati monosinapticamente con l’effettore.
    Nel SNV il sistema efferente è costituito da un duplice ordine di neuroni e la sinapsi avviene nei GANGLI.
    Abbiamo in entrambi le fibre PRE-GANGLIARI e POST-GANGLIARI.Si chiamano così perché la 1° sinapsi avviene in regioni che prendono il nome di gangli.
    UN’altra distinzione è che nel SNS la sinapsi è sempre di tipo eccitatorio (tra motoneuroni ed effettore) perché l’acetilcolina determina sempre una depolarizzazione.
    Nel SNV la sinapsi (con effettore) può essere di tipo inibitorio od eccitatorio.

    SISTEMA NERVOSO SIMPATICO E SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO


    Il SISTEMA NERVOSO SIMPATICO presenta i corpi cellulari  NEURONI PREGANGLIARI nella sostanza grigia intermedia laterale del midollo spinale, e questi corpi cellulari sono localizzati a livello di una parte del MS, tra i segmenti toracici e lombari.
    Gli assoni di questi corpi cellulari (NEURONI PREGANGLIARI) emergono dal MS insieme alle radici anteriori dei nervi spinali.Hanno un decorso parallelo di quello del SNS inizialmente.Una volta che si sono separati vanno a formare i RAMI COMUNICANTI BIANCHI, chiamati così perché sono fibre mielinizzate.
    Gli assoni dei neuroni post gangliari formano i RAMI COMUNICANTI GRIGI, poiché sono privi di sostanza mielinica.
    Gli assoni dei neuroni pregangliari vanno nei gangli (a livello toracico/lombare, quindi le fibre di questi neuroni saliranno) dove contraggono sinapsi con i neuroni postgangliari.
    A livello CERVICALE abbiamo diversi tipo di GANGLIO:
    • SUPERIORE;
    • MEDIO;
    • INFERIORE  collegato talvolta al 1° ganglio toracico.Si dice GANGLIO STELLATO.
    NEL SNSimpatico può avvenire il fenomeno della CONVERGENZA e DIVERGENZA.
    CONVERGENZA  diversi assoni pregangliari fanno sinapsi su un singolo neurone post-gangliare.Fenomeno della SOMMAZIONE SPAZIALE.
    DIVERGENZA  pochi neuroni pregangliari contraggono sinapsi con molti neuroni post-gangliari.Avviene raramente.Si realizza quando una sola terminazione deve attivare più terminazioni.
    Situazione di attacco-fuga.Si attiva quando ci sono segnali di pericolo.
    Gli effettori dei gangli toracici e cervicali sono organi del torace, ghiandole della testa e del torace, ossia GHIANDOLE LACRIMALI, GHIANDOLA SOTTOMANDIBOLARE, GHIANDOLA PAROTIDE, I VASI DEL CRANIO E DEL TORACE, CUORE, POLMONI, VASI ADDOMINALI, STOMACO, DIAFRAMMA.Quest’ultimo presenta componenti a livello encefalico.E’ controllato a livello del bulbo.

    Vi sono delle fibre che non si fermano dai gangli vicino al MS ma vanno più lontano,e sono:
    • GANGLIO MESENTERICO (superiore ed inferiore);
    • GANGLIO PELVICO IPOGASTRICO;
    • GANGLIO CELIACO;
    Da questi gangli partono i gangli che vanno ad innervare il GASTROENTERICO (stomaco, fegato, pancreas, rene, intestino tenue, intestino crasso, milza), la VESCICA e l’APPARATO GENITALE.

    Il SNParasimpatico è molto più complesso.Presenta dei nuclei nel tronco encefalo, si parla dei nuclei TRONCO ENCEFALICI, studiati da Edinger e Westphal, che entrano nella costituzione del nervo oculo-motore (3° nervo cranico)  l’effettore sarà l’occhio
    Abbiamo poi:
    • NERVO SALIVATORE SUPERIORE  entra nel nervo facciale (7° nervo cranico);
    • NERVO SALIVATORE INFERIORE  entra nel nervo glosso-faringeo (9° nervo cranico).
    Questi avranno come effettore le ghiandole lacrimali, sottomandibolare, sottolinguale e la parotide.
    Poi troviamo il NUCLEO MOTORE DORSALE DEL VAGO e il NUCLEO AMBIGUO che vanno a costituire l’importantissimo NERVO VAGO (10° nervo cranico).Il nervo vago è importante perché controlla funzioni importanti come : cuore, muscolatura liscia delle ghiandole del collo, torace, gastroenterico fino alla fessura colica di sx.
    CI sono nuclei a livello sacrale nel tratto S1, S4 le cui fibre andranno a controllare l’ultima parte del crasso, la vescica e i genitali.Tutti questi nuclei effettuano sinapsi con neuroni postgangliari.

    IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

    Presenta una stazione a livello della quale si effettuano sinapsi.I neurotrasmettitori che vengono liberati sono l’ ACETILCOLINA, a livello di tutti i gangli.La differenza si ha a livello post-gangliare.
    Il SNSimpatico rilascia NORADRENALINA e in modo minore ADRENALINA.Il SNParasimpatico rilascia a livello postgangliare  ACETILCOLINA.Le ghiandole sudoripare hanno a livello postgangliare dei neuroni che rilasciano ACETILCOLINA anziché NORADRENALINA.
    Il recettore dell’ ACETILCOLINA è costituito da 5 subunità proteiche:

    • 2 alfa 
    • 1 beta 
    • 1 gamma 
    • 1 delta 

    Il recettore dell’acetilcolina nel ganglio è sempre un recettore canale costituito solo da subunità  e subunità , mancano le subunità  e .
    Si è identificata la sostanza in grado di bloccare i recettori  ESAMENTONIO,si è altresì identificata la sostanza in grado di bloccare i recettori  ALFA-BUNGAROTOSSINA, recettore a livello della placca neuromuscolare.
    I recettori canali danno una risposta rapida.
    L’acetilcolina agisce anche su un altro recettore canale a livello postgangliare MUSCARINICI  si chiamano anche METABOTROPICI  Proteine di membrana che una volta legato il ligando attivano la via dei 2° messaggeri.Proteine intrinseche attraversano più volte la M.P. La risposta a livello postgangliare sarà più lenta rispetto a quella postgangliare.

    MIDOLLO SPINALE
    Il midollo spinale, con l'encefalo, forma il sistema nervoso centrale; ha forma cilindrica, larghezza media di 8-10 mm e spessore di 5-7 mm. Si estende dal grande forame occipitale fino a raggiungere pressappoco il primo corpo vertebrale lombare, non occupando quindi il canale vertebrale in tutta la sua lunghezza. Il canale vertebrale rappresenta per il midollo spinale, che è molto delicato, un'ottima protezione dai danni meccanici.
    Il midollo spinale è molto più breve della colonna vertebrale, ma è costituito da tanti segmenti quanti sono i corpi vertebrali. Per tale ragione i nervi spinali e le loro radici, dal rachide cervicale a quello lombare, decorrono in modo sempre più obliquo verso il basso.Se si seziona una porzione qualsiasi del SNC, si nota in primo luogo che vi sono territori ben delimitati in rapporto fra loro, rispettivamente la sostanza grigia e la sostanza bianca. La sostanza grigia contiene soprattutto i corpi delle cellule nervose, mentre la sostanza bianca è composta dagli assoni e dai loro rivestimenti. Al centro del midollo spinale si trova un canale centrale molto sottile che è un residuo embrionale e non di rado è occluso o dilatato in cisti.
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    La sostanza grigia

    La sostanza grigia del midollo spinale è situata centralmente ed è quindi compresa all'interno della sostanza bianca. Il termine sostanza grigia deriva dalla colorazione grigia degli ammassi cellulari encefalici, midollari e gangliari.
    In sezione trasversa essa ha una forma che ricorda quella di una farfalla: le due "ali anteriori" (corna anteriori) o, dal punto di vista tridimensionale, colonne anteriori, sono relativamente tozze e sono interamente circondate da sostanza bianca; le "ali posteriori " (corna posteriori; colonne dorsali), che sono più sottili, si estendono fino ai limiti del midollo spinale, ossia fino all'imbocco delle radici posteriori, dove giungono le fibre nervose che raccolgono le informazioni della sensibilità della cute e delle mucose e trasmettono le sensazioni di tatto, pressione, temperatura, vibrazione e dolore (in altre parole la cosiddetta sensibilità esterocettiva).
    Anche gli stimoli sensitivi del tratto gastrointestinale (sensibilità intocettiva), della muscolatura e delle articolazioni (sensibilità propriocettiva) raggiungono il SNC tramite le radici posteriori.Immediatamente in rapporto con la porzione più posteriore della sostanza grigia del midollo spinale, la sostanza gelatinosa forma un filtro o una "porta" per le fibre del dolore che, per mezzo della radice posteriore, si irradiano nella sostanza grigia del corno posteriore.
    Qui terminano gli assoni per la soppressione del dolore provenienti dal tronco encefalico e i sensori del tatto cutaneo.Una piccola sporgenza fra il corno anteriore e quello posteriore, ossia il corno laterale (colonna laterale), è poco evidente. Le sue cellule, tramite le radici anteriori, inviano assoni agli organi innervati dal sistema vegetativo, per esempio alla muscolatura gastrica e intestinale.

    La sostanza bianca
    Immediatamente adiacenti alla sostanza grigia decorrono brevi fasci di fibre nervose, i cosiddetti fasci fondamentali, che collegano 4-5 segmenti midollari confinanti. Essi circondano come un sottile mantello l'intera sostanza grigia e provvedono a schemi riflessi complessi che non riguardano solo la muscolatura di un unico segmenti (riflessi polisegmentali).
    La massa della sostanza bianca è formata invece da lunghi fasci (tratti) ascendenti e discendenti che collegano fra loro encefalo e midollo spinale. I fasci decorrono in tre funicoli (cordoni) che risultano più o meno nettamente separati fra loro dalla fessura midollare, dal corno anteriore e da quello posteriore.Il sottile cordone anteriore è situato fra la fessura mediana anteriore e il corno anteriore, il cordone laterale fra il corno anteriore e quello posteriore, il cordone posteriore fra il corno posteriore e il setto mediano posteriore.
    Il colore chiaro della sostanza bianca è dovuto al rivestimento mielinico delle fibre nervose. Il tessuto è quindi ricco di membrane cellulari dotate di fosfolipidi (grassi) ed è scarsamente irrorato.

    Encefalo
    Con un peso di 1,3-1,5 kg, l'encefalo, dopo il fegato, è l'organo più pesante del corpo. A riposo viene utilizzata fino al 25% dell'energia metabolica per rifornire l'encefalo. La parte più antica dell'encefalo è il midollo allungato o bulbo, la cui struttura ricorda ancora la suddivisione metamerica del midollo spinale.
    Attraverso confini ben definiti, esso passa nel ponte che presenta connessioni importanti con il cervelletto. Il cervelletto, dopo il cosiddetto "cervello" costituito da diencefalo e telencefalo, è la parte che occupa maggiore spazio all'interno della scatola cranica. Il cervelletto è appoggiato sul midollo allungato e sul ponte. Il midollo allungato, il ponte e il cervelletto lavorano in stretta collaborazione e controllano importanti funzioni del movimento .
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    Queste tre formazioni delimitano il quarto ventricolo che ha forma di losanga. Le due porzioni caudali del tronco encefalico (midollo allungato e ponte) costituiscono il romboencefalo. Al romboencefalo si unisce anteriormente il mesencefalo, che è il tratto più breve del tronco encefalico. Nel midollo allungato i fasci motori, provenienti dalla corteccia telencefalica e diretti al midollo spinale, formano le piramidi, dove avviene la decussazione di queste vie motorie.
    Se il mesencefalo assume una posizione "mediana" fra le componenti cerebrali antiche e quelle recenti, il diencefalo fa chiaramente parte di queste ultime. Esso è composto fondamentalmente dal talamo destro e sinistro, nonché dall'ipotalamo , situato al centro. I due talami e l'ipotalamo delimitano il terzo ventricolo che ha la forma di una fessura situata sull'asse mediano del corpo. La suddivisione del diencefalo in una parte destra e una sinistra si manifesta in forma ancora maggiore nel telencefalo.
    I due emisferi telencefali si pongono in comunicazione per mezzo di collegamenti svolti da fasci nervosi (commessure) anche se talora funzionano in modo completamente separato l'uno dall'altro.
    Dall'indietro in avanti si distinguono i lobi occipitali, i lobi parietali, i lobi temporali e i grossi lobi frontali che da soli rappresentano un terzo del telencefalo. Due profonde scissure delimitano da un lato i lobi parietali dai lobi temporali, dall'altro li separano dal lobo frontale. Ciascuna metà del telencefalo (emisfero telencefalico) contiene al proprio interno un ventricolo laterale ricolmo di liquor (i due ventricoli laterali).
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  2. Marchack
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    Dopo posto io un pò, sono molto bravo con la scienze
     
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