SISTEMA ENDOCRINO

biologia

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  1. Matteostok94
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    ormoni

    • IN CHE MODO LE CELLULE COMUNICANO TRA DI LORO?
    Se le cellule non sono direttamente connesse possono comunicare per mezzo di messaggeri chimici.
    FEROMONI: sostanze secrete da un organismo che influenzano il comportamento o la fisiologia di un altro organismo della stessa specie. Nella nostra specie ne esistono almeno 2: sono secreti dalle donne e sono coinvolti nella sincronizzazione del ciclo mestruale.
    ORMONI: messaggeri chimici prodotti e secreti dalle cellule di un determinato organo, si spostano attraverso il sangue e agiscono su particolari cellule in altri organi, Organi Bersaglio. Vengono prodotti dalle ghiandole endocrine, costituite da cellule specializzate nella secrezione (immissione diretta degli ormoni nel sangue). Uno stesso messaggio può generare diverse risposte in riceventi diversi.

    • IN CHE MODO LE CELLULE BERSAGLIO RICEVANO I SEGNALI?

    Tutti gli ormoni agiscono legandosi a proteine specifiche delle cellule bersaglio chiamate recettori. A seconda della natura dell’ ormone , esso può essere localizzato sulla membrana delle cellule bersaglio o al suo interno.
    -Ormoni idrosolubili (non steroidei): che non possono attraversare la membrana plasmatica, si legano a recettori presenti sulla superficie delle cellule bersaglio. Comprendono i peptidi e le proteine (come l’ insulina e il glucagone) e la maggior parte delle ammine come l’ epinefrina.
    -Ormoni liposolubili (steroidei): che, non essendo polari, possono attraversare la membrana plasmatica, si legano a specifici recettori al loro interno (recettori intracellulari); ormoni steroidei, molecole apolari derivate dal colesterolo, tra questi i glucocorticoidi, come il cortisolo, e i mineralcorticoidi, come l’ aldo sterone, vengono prodotti nella zone corticale del surrene, mentre gli steroidi sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone) sono prodotti dalle gonadi.
     Come agiscono gli ormoni idrosolubili?
    Gli ormoni idrosolubili si legano a recettori di membrana presenti sella loro superficie esterna che non modificano direttamente l’ ambiente interno della cellula ma svolgono un ruolo di staffetta mentre l’ ormone si comporta da primo messaggero. Il legame ormone-recettore provoca un cambiamento della forma di quest’ ultimo. Nella sua nuova conformazione il recettore induce la produzione di un secondo messaggero che trasmette l’ informazione di arrivo del segnale. 4 secondi messaggeria: AMP ciclico, ioni calcio, diacil glicerolo, l’ inositolo trifosfato. L’ AMP ciclico interviene nella reazioni di tipo lotta o fuga mediante epinefrina. In situazioni di pericolo, questo ormone induce un aumento delle reazioni di demolizione attivando la glicogeno fosforilasi, un enzima epatico che idrolizza il glicogeno in glucosio.
     Come agiscono gli ormoni liposolubili?
    Gli ormoni attraversano la membrana plasmatica e si legano a recettori intracellulari, attivandoli. Il complesso può così entrare nel nucleo e interagire con il DNA modulando l’ espressione dei geni specifici che, a seconda dell’ ormone e del recettore, possono essere attivati o inattivati.

    • QUALI SONO I PRINCIPALI ORGANI ENDOCRINI?
     PANCREAS
    è costituito da piccole masse sferoidali di tessuto endocrino, ospitate all’interno del parenchima esocrino del pancreas. Tali formazioni endocrine, gli isolotti pancreatici o di Langerhans, sono costituite da cordoni cellulari disposti in una fitta rete di sinusoidi, isolati dal parenchima esocrino circostante da una sottile capsula connettivale. Le cellule degli isolotti, producono svariati ormoni, di cui tre hanno grande importanza:
    o Cellule A o α: contengono l’ormone glucagone, un peptide iperglicemizzante, che aumenta il tasso ematico di glucosio (glicemia)
    o Cellule B o β : producono l’ormone insulina, ad azione ipoglicemizzante, in quanto favorisce l’accumulo di glucosio nel fegato. L’insulina ha azione anabolizzante, in quanto stimola la formazione di grassi neutri e l’incorporazione di aminoacidi nelle catene proteica.
    o Cellule D o δ, che producono somatostatina, ormone che inibisce la sintesi di GH (ormone della crescita) ipofisario. Essa ha azione inibente anche sulle secrezioni pancreatiche e sulla secrezione e sulla motilità gastroenteriche.
     IPOFISI
    É situata dentro la scatola cranica, alla base dell’encefalo, accolta nella sella turcica dello sfenoide. È collegata alla base del diencefalo mediante il peduncolo ipofisario.
    L’ipofisi è deputata alla regolazione di tutte le ghiandole del sistema endocrino, con un meccanismo di feedback, inoltre, è regolata dall’ipotalamo.
    L’ipofisi è una ghiandola composita, essendo costituita da porzione di derivazione epiteliale (adenoipofisi) e una dipendente dall’ipotalamo e quindi a tutti gli effetti una formazione nervosa (neuroipofisi); possiamo quindi, dire che è formata da due lobi: l’adenoipofisi e il neuroipofisi. Il concetto di asse ipotalamo – ipofisario esprime il rapporto di correlazione tra il sistema nervoso e apparato endocrino, dove l’ uno influenza l’attività dell’antro e ne è a sua volta influenzato
    Neuroipofisi:
    la parte nervosa del’ipofisi è una dipendenza dell’ipotalamo, con il quale continua mediante il tronco dell’infundibolo. Le fibre nervose sono i neuriti dei neuroni dell’ipotalamo che costituiscono il fascio ipotalamo – ipofisario e vanno a terminare a ridosso di capillari fenestrati nei quali immettono gli ormoni.
    Questi sono due peptidi a breve catena, la vasopressina o adiuretina, od ormone antidiuretico (ADH), e l’ossitocina.
    -La vasopressina o ADH incrementa la permeabilità dei dotti collettori delle piramidi renali, aumentando il riassorbimento di acqua; inoltre, stimola la muscolatura liscia dei visceri e dei vasi.
    -L’ossitocina stimola la contrazione della muscolatura liscia del corpo dell’utero durante il parto e delle cellule mio epiteliali degli alveoli delle ghiandole mammarie ai fini della secrezione del latte.
    Adenoipofisi
    Nell’adenoipofisi, sono stati riconosciuti diversi tipi cellulari che producono ormoni differenti; gli ormoni prodotti dall’adenoipofisi sono:
    o GH (ormone della crescita) o STH (ormone somatotropo): favorisce lo sviluppo somatico agendo sulla muscolatura e i tessuti cartilagineo e osseo. La sua carenza durante la crescita, porta al nanismo, mentre il suo eccesso determina gigantismo o acromegalia
    o PRL (prolattina) o LTH, ormone lattotropo): da inizio alla produzione di latte subito dopo il parto (montata lattea) e ne mantiene la produzione durante l’allattamento
    o ACTH (ormone adrenocorticotropo): stimola la corticale delle ghiandole surrenali a produrre glucocorticoidi che attivano l’anabolismo dei carboidrati
    o MSH (ormone melanocitostimolante): agisce sui melanociti cutanei stimolando la sintesi di melanina e nell’ipotalamo con azione anoressizzante
    o FSH (ormone follicolo stimolante) è una gonadotropina, in quanto l’organo bersaglio è la gonade di ambedue i sessi. Nell’ovaio stimola lo sviluppo e maturazione dei follicoli oofori e degli oociti, mentre nel testicolo favorisce la produzione degli spermatozoi (spermatogenesi)
    o LH (ormone luteinizzante) è una gonadotropina, in quanto l’organo bersaglio è la gonade. Nell’ovaio induce l’ovulazione mentre nei testicoli agisce sulle cellule interstiziali di Leyding, inducendo la produzione di testosterone
    o TSH (ormone tiretropo o tireostimolante): agisce sulle cellule follicolari della tiroide stimolando la produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei T3 e T4
     GHIANDOLE SURRENALI
    le ghiandole surrenali (surreni) sono due organi accolti nella loggia renali. La ghiandola surrenale destra è in rapporto con il fegato e la vena cava inferiore, mentre la ghiandola surrenale sinistra, è in rapporto con la coda del pancreas e l’aorta addominale.
    Ogni ghiandola surrenale è avvolta da una capsula connettivale fibrosa, ognuna di esse è composta da due formazioni: la corticale e la midollare.
    Corticale del surrene:
    la corticale del surrene ha un parenchima organizzato in codoni cellulari che nella parte periferica sono avvolti a costituire irregolari glomeruli (zona glomerulare), quindi assumono un decorso radiale, verso la midollare (zona fascicolata) e infine, ai limiti con la parte midollare, si anastomizzano formando una rete grossolana (zona reticolare).
    Le cellule di ogni zona hanno la struttura degli elementi produttori di ormoni lipidici (steroidi), cioè estero REL e caratteristici mitocondri con creste tubulari. Le cellule delle tre zone secernono differenti ormoni steroidei:
    o Zona glomerulare : gli ormoni di questa zona sono l’aldosterone, e il desossicorticosterone; questi due ormoni agiscono sul tasso ematico di Sali minerali: ambedue, aumentano il riassorbimento renale di ioni sodio.
    o Zona fascicolata: gli ormoni di questa zona vengono definiti glucocorticoidi, in quanto agiscono sul metabolismo dei carboidrati, sono rappresentati dal cortisolo e dal corticosterone. Hanno anche la proprietà di ridurre le risposte infiammatorie e immunitarie
    o Zona reticolare: le cellule di questa zona producono ormoni anabolizzanti che stimolano la sintesi proteica. Questi ormoni si comportano come androgeni deboli
    Midollare del surrene:
    La porzione midollare del surrene produce due ormoni importanti, l'adrenalina e la noradrenalina, raggruppabili sotto il termine unico “catecolamine”.
    La regione midollare si sviluppa dallo stesso tessuto embrionale dei neuroni simpatici ed è considerata una struttura neuroendocrina. La sua funzione, infatti, è controllata dal sistema nervoso centrale, che per comunicare con essa, non si affida ad ormoni ma ad impulsi nervosi. Questo meccanismo di controllo permette la fulminea liberazione di catecolamine al momento del bisogno, ad esempio quando ci si trova dinanzi ad un pericolo improvviso, da fronteggiare nel più breve tempo possibile.
    Dopo essere state liberate nel sangue, le catecolamine surrenali preparano il corpo allo sforzo richiesto: aumentano la pressione arteriosa, dilatano i bronchi, accelerano la frequenza cardiaca, stimolano la degradazione del glicogeno, aumentano la glicemia, accelerano gli atti respiratori ed inibiscono la peristalsi intestinale

     TIROIDE
    la ghiandola tiroide, si trova della parte antero-inferiore del collo, appoggiata sopra le cartilagini tiroidea e ricoidea della laringe e sui primi 2 o 3 anelli tracheali. È formata da due lobi uniti da una porzione trasversale, detta istmo.
    La tiroide è rivestita da una sottile capsula di connettivo fibroso ricca di fibre elastiche, che invia sepimenti all’interno, suddividendo il parenchima in territori irregolari; questi sono formati da follicoli. I follicoli contengono un liquido, la colloide, ricco di tireoglobulina, una glicoproteina che contiene numerose molecole di tirosina iodinata. Nella colloide vengono immagazzinati in fora inattivata gli ormoni triiodotironina (T3) e tiroxina (teraiodotironina o T4).
    Gli ormoni tiroidei, in particolare T3, accelerano il metabolismo aumentando il consumo di ossigeno e di ATP e innalzano la temperatura corporea. La sintesi e il rilascio di T3 e T4 sono regolati con un meccanismo di feedback negativo: alti livelli ematici di T3 e T4, inibiscono la secrezione ipotalamica di TRH e ipofisiaria di TSH, mentre bassi livelli ematici di T3 e T4 stimolano il rilascio ipotalamico di TRH e TSH. Il TSH, a sua volta, stimola la sintesi di tireoglobulina e la sua iod inazione favorendo l’accumulo di colloide nel lume follicolare. Tra i tireociti delle pareti follicolari sono presenti elementi globosi: le cellule parafollicolari, che producono la calcitonina, un peptide la cui azione favorisce l’accumulo di ioni calcio nel tessuto osseo e ne aumenta l’eliminazione renale, in antagonismo con il paratormone prodotto dalle parotidi. La produzione di calcitonina è regolata da un meccanismo di feedback positivo: un aumento della concentrazione di calcio ematico stimola la secrezione di calcitonina.
     LE PARATIROIDI
    la parotidi sono quattro ghiandole, appoggiate sulla faccia posteriore dei lobi della tiroide, al di fuori della capsula, distinte in due superiori e due inferiori. Producono un ormone polipeptidico, il paratormone, la cui azione è antagonista di quella della calcitonina tiroidea, cioè innalza il tasso ematico di ioni calcio attivando gli osteoclasti del tessuto osseo e favorendo la demineralizzazione ossea.

    • IN CHE MODO LA CONCENTRAZIONE DEL GLUCOSIO VIENE MANTENUTA PRESSOCHÉ COSTANTE?
    1. Nell’ intestino tenue il glucosio viene assorbito ed entra nel circolo sanguigno
    2. Il pancreas libera insulina nella circolazione sanguigna
    3. L’ insulina si lega ai recettori cellulari che attivano i trasportatori di glucosio
    4. Il glucosio entra nella cellula e viene immgazzinato sotto forma di glicogeno
    5. La concentrazione di glucosio nel sangue si abbassa
    6. Il pancreas rilascia glucagone nel sangue
    7. Il glucagone si lega ai recettori nel fegato stimolando la demolizione di glicogeno in glucosio
    8. Il glucosio entra nel circolo sanguigno

    Edited by Matteostok94 - 25/10/2011, 16:37
     
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  2. Marchack
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    Metti anche qualche immagine tanto per far fare un idea a chi visualizza il post.
     
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  3. Matteostok94
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    fatto :D
     
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  4. Marchack
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    Benissimo
     
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  5. Matteostok94
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