La Roma si sveglia: Atalanta ko

Finisce 2-0: in gol Lamela e Bradley

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  1. .:Patos:.
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    Senza De Rossi, Burdisso e Osvaldo, sacrificati da Zeman in panchina, la Roma ritrova la quadratura del cerchio ed espugna l'Olimpico per la prima volta in stagione: l'Atalanta cede per 2-0. Nel primo tempo i bergamaschi giocano meglio e sfiorano il vantaggio con la traversa di Moralez. Poi entra in scena Lamela, che combina con Totti e trova il vantaggio (30'). Dopo una traversa di Destro, la Roma chiude i conti al 17' della ripresa con Bradley.

    LA PARTITA

    Dopo aver vinto a mani basse il premio della critica delle prime sei partite, Erik Lamela non marca visita nella giornata dei verdetti. Quella in cui Zdenek Zeman fa piazza pulita e mette in chiaro – palesemente – cosa è andato e cosa no in questo avvio di campionato. Le scelte del tecnico boemo restituiscono un briciolo di fiducia all'argentino, nonostante lo scarso acume tattico. E bocciano, senza alcun diritto di replica (almeno immediato), gente del calibro di Burdisso, De Rossi e Osvaldo, rei di non sapersi adattare allo stile e alla disciplina richiesti dall'allenatore. Un altro a beneficiare del rimpasto romanista è l'americano Bradley, fuori da agosto per problemi fisici e subito decisivo per le sorti giallorosse.

    Il pranzo scoppiettante dell'Olimpico, epilogo di una settimana infuocata, inizia alla lettura delle formazioni e prosegue con un quarto d'ora di passione. E' quello che intercorre dal fischio di Banti alla traversa di Moralez e in cui l'Atalanta mostra il peggio del repertorio avversario. Quella diretta dai brasiliani Marquinhos e Castan è una difesa completamente in bambola, che fa acqua da tutte le parti. E non si tratta di semplice retorica. La prima occasione è di Denis, bravo ad approfittare dell'errore di Piris (che non fa scattare il fuorigioco) e pessimo a sbattere su Stekelenburg nell'uno contro uno. La seconda chance capita sulla testa di Peluso su azione da calcio d'angolo (nessuno in marcatura), la terza ancora a Denis dopo una disavventura della coppia Piris-Marquinhos. Poi, al 17', la saga delle occasioni perse si allarga alla traversa di Moralez, che sbaglia il tap-in a due passi dal portiere. Qualche errore individuale, tanti errori di sistema. Il pubblico giallorosso ne ha viste fin troppe e comincia a fischiare. Ma l'Atalanta pensa sia troppo facile e si siede. Così la gara torna equilibrata. Alle mezz'ora, Totti inventa uno scambio nello stretto con Lamela, che scodella in fondo al sacco e s'inventa il vantaggio. E' la molla che rimette Zeman in carreggiata. Da lì alla fine del primo tempo, la Roma cresce in fatto di personalità e, al termine di una splendida azione combinata (sull'asse Totti-Balzaretti-Lamela), colpisce un legno con Destro.

    E' col senno di poi un nuovo inizio. Perché da quel momento la squadra timida e un po' confusionaria, lascia spazio a un coro che torna a recitare il proprio credo. Manca il contropiede e mancano gli uomini capaci di spingerlo. Ma per il resto la manovra scorre bene, grazie a Florenzi e Tachtsidis, buone rocce e ottimi costruttori di gioco. Lamela, proprio lui, si sacrifica persino in fase di contenimento, e lascia a Totti l'incombenza di chiudere la partita. Il raddoppio, però, è frutto dell'iniziativa di Destro, che scarica addosso a Consigli e permette a Bradley la più facile delle ribattute. Gara chiusa, sigillata. La Roma, con interpreti nuovi, si riappropria di un'identità che la gara di Torino con la Juventus aveva cancellato in modo preoccupante. Adesso bisognerà capire come inserire gli "epurati" in un contesto che necessità di stabilità. Oltre che di punti.
     
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0 replies since 7/10/2012, 13:54   3 views
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